giovedì 17 dicembre 2015

Il mistero del faro delle isole Flannan

Questo fatto avvenne il 15 dicembre del 1900 e ha come protagonisti un'isola, un faro e tre uomini.
Le isole Flannan si trovano al largo della costa scozzese e fanno parte dell'arcipelago delle isole Ebridi, il loro nome deriva dal vescovo Flann che decise di viverci in completa solitudine fino alla morte. A causa della pericolosità di questa tratta di mare, dove molti persero la vita, si decise di costruire un faro, venne eretto vicino alla cappella dove visse e morì il vescovo.



Fu inaugurato il 7 dicembre del 1899, gli uomini che dovevano presidiarlo erano quattro tutti di grande esperienza, James Ducat, Thomas Marshall, Donald Mc Arthur e Joseph Moore. Il lavoro al faro era suddiviso in turni, tre fissi al lavoro e uno di riposo, questo permetteva a chi era nel turno di riposo di passare più tempo con la propria famiglia sulla terra ferma.



“Eravamo soli ormai, la nave era tornata in Scozia. Quella notte accendemmo la grande lampada per la prima volta.
Fu veramente emozionante! Qualcosa di invisibile sembrava legarci a quanti erano sul mare. Sapevamo bene cosa significhi
Per un marinaio vedere una luce amica, che indica la rotta sicura. C’era qualcosa di strano nell’aria. Niente di terribile o spaventoso, solo uno strano silenzio in mezzo al fragore del mare, una pace che noi non riuscivamo a capire.”
Queste sono le impressioni riportate da Joseph Moore dopo il primo giorno di apertura del faro.
La nave Hesperus ogni 15 giorni portava i rifornimenti e uno dei guardiani del faro in sostituzione di uno dei tre, così per mesi e mesi, fino al 6 dicembre del 1900 quando portò James Ducat in sostituzione di Joseph Moore.



Il 15 dicembre la nave Archer transitò in prossimità delle Flannan, il capitano della nave testimoniò che il faro era spento.
Il 21 dicembre era il giorno di approvvigionamento dell'isola e il ritorno di Joseph Moore per il cambio del personale ma a causa del maltempo fu posticipata al 26 dello stesso mese. Quel giorno la Hesperus attraccò e furono accolti da un insolito silenzio, Moore si precipitò al faro per salutare i suoi compagni ma non trovò nessuno, li cercò ovunque, senza successo, gli alloggi e la cucina non mostravano nulla di strano.


Esisteva un diario, che i quattro tenevano e che ora purtroppo non è più reperibile, le uniche annotazioni di cui siamo in possesso sono state riportate in un libro del 1977 di Vincent Gaddis :
12 dicembre : Vento di tempesta da Nord-NordOvest. Mare molto agitato. Siamo bloccati. Ore 9 p.m.: Onde altissime scuotono il faro, mai vista una burrasca simile. Ducat è nervoso. Mc Arthur sta piangendo. 
13 dicembre : La tempesta è continuata tutta la notte. Il vento soffia a ovest. Ducat è tranquillo. Mc Arthur prega.
14 dicembre : Giornata grigia. Io, Ducat e Mc Arthur abbiamo pregato. 
15 dicembre : Il temporale è cessato. Il mare è calmo. Dio veglia su tutto. 



Aprirono un indagine sulla scomparsa dei tre guardiani. Controllarono tutta l'isola senza successo, non trovarono nessuno. Gli unici indizi riguardavano l'abbigliamento, rinvenirono in un armadietto solo l'impermeabile e un paio di stivali di Mc Arthur mentre mancavano quelli di Ducat e Marshall. 
Da questo ipotizzarono che Ducat e Marshall erano fuori per effettuare i controlli di routine quando un'onda anomala li travolse portandoli con se nelle profondità del mare, Mc Arthur vedendo la scena corse fuori per aiutarli, senza avere il tempo di vestirsi con impermeabile e stivali, venendo anch'esso travolto da una seconda onda anomala. Possono tre uomini così esperti incappare in un così fatale destino? 
Questa storia rimane avvolta nel mistero, nessuno sa cosa sia realmente accaduto. 
Nel 1971 il faro fu automatizzato. 
Chiunque sa di questa storia e si trova a contatto con l'isola sente il respiro delle tre anime, le uniche che conoscono il loro segreto. 




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