giovedì 17 dicembre 2015

Philadelphia Experiment

L'esperimento di Philadelphia si riferisce ad un esperimento tentato dalla U.S. Navy nel 1943, basato sulla teoria dei campi unificati di Albert Einstein, sulla nave USS Eldridge ed il suo equipaggio, si testava l'invisibilità radar.



Alla fuori uscita di notizie su questo esperimento top secret la marina statunitense rispose dicendo che forse era stato confuso con un altro esperimento che riguardava l'invisibilità alle mine magnetiche.
Questa storia venne alla luce quando il Dr. Morris K. Jessup (matematico e astronomo) ricevette delle lettere da un certo Carlos Miguel Allende, alias Carl Allen, egli dichiarò di aver visto la USS Eldridge sparire e riapparire e di aver saputo poi che nei pochi minuti di sparizione fu avvistata a Norfolk a più di un centinaio di miglia di distanza. Le lettere indirizzate al dott. Jessup erano scritte con una scrittura diseguale e con colori diversi e rivelavano particolari agghiaccianti, durante questa corrispondenza il dottor Jessup fu chiamato dalla marina americana per visionare delle note scritte a mano su di un libro dello stesso Jessup, il quale si accorse che erano della stessa grafia di Allende. Incuriosito iniziò ad indagare senza successo fino a che un giorno un marinaio gli raccontò di uomo che sapeva di un esperimento effettuato dalla marina dove tutti i membri dell'equipaggio furono congedati per pazzia, questa nuova informazione non lo aiutò
molto, infatti qualche tempo dopo fu trovato morto suicida nella sua auto.



La vera svolta della storia si ebbe quando un certo Alfred Bielek iniziò a raccontare di essere stato trasportato nel futuro e che fece parte attiva dell'esperimento di Philadelphia e che la marina statunitense gli avesse fatto il lavaggio del cervello, dandogli una nuova identità. Si ricordò di chiamarsi Edward Cameron, pian piano che i ricordi riaffioravano coinvolse anche il fratello, anch'esso parte dell'esperimento, raccontò che il fratello aveva perso il suo "time lock" e che quindi a causa di questo era invecchiato un anno all'ora fino a morire...per poi rinascere. Tutte queste dichiarazioni fecero si che non avesse molti sostenitori, i quali diminuirono quando si accorsero che iniziò a raccontare i particolari dell'esperimento dopo l'uscita del film Philadelphia experiment.
Il Sig. Bielek, essendo laureato in fisica e in ingegneria elettrica con un esperienza trentennale, non poteva essere screditato in toto in quanto forniva sempre spiegazioni verosimili.


Affermò anche che il dottor Einstein, il dottor Von Neuman e il dottor Tesla fecero parte dell'esperimento. Come Allende anche Bielek raccontò degli effetti collaterali sull'equipaggio, raccontarono di gente bruciata viva oppure fusa con la struttura della nave, altri vagavano in stato confusionale, chi sotto shock, chi letteralmente impazzito, poi ci furono degli effetti che durarono anche dopo l'esperimento, racconta Allende, alcuni marinai diventavano invisibili improvvisamente e che in questa fase di invisibilità non potevano comunicare con nessuno.


Allende riteneva che la marina fosse inconsapevole dei danni collaterali sui marinai e che inorriditi da questi fatti cancellarono il progetto per poi in un secondo momento ripristinarlo con un altro nome "Montauk Project " o "Phoenix Project ".
Il progetto Montauk riguarda i viaggi nel tempo, anche qui si ha un testimone chiave,come Bielek in precedenza, che è Preston Nichols che afferma di aver subito una cancellazione della memoria e che ora stia riaffiorando, dice inoltre di aver avuto un ruolo di capo tecnico nell'esperimento.





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